“Una rosa che sboccia”
Ibernati, incoscienti, inesistenti, / proveniamo da infiniti deserti. / Fra poco altri infiniti ci apriranno / ali voraci per l’eternità. // Ma qui ora c’è l’oasi, catena / di delizie e tormenti. Le stagioni / colorate ci avvolgono, le mani / amate ci accarezzano. // Un punto infinitesimo nel vortice / che cieco ci avviluppa. C’è la musica / (altrove sconosciuta), c’è il miracolo / della rosa che sboccia, e c’è il mio cuore.
Maria Luisa Spaziani, Una rosa che sboccia
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