“I parchi”
Incontenibili emergono i parchi / Dal lento, morbido sfacelo; / carichi di cieli, di forze / che si tramandano e resistono, / per espandersi sulla chiara erba / delle aiuole e ritrarsi / sempre con il medesimo / sovrano fasto che sembra proteggerli // (…) Blandamente rapito / a destra e a sinistra dai viali, / seguendo un qualche cenno / che invita a continuare, / entri improvvisamente / nella concordia ombrosa / di una vasca d’acqua / con quattro panche in pietra; / in un tempo isolato / che scorre per sé solo…
Rainer Maria Rilke, I parchi
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