“Fiorire – è il fine – chi passa”
Fiorire – è il fine – chi passa / un fiore con uno sguardo distratto / stenterà a sospettare / le minime circostanze / coinvolte in quel luminoso / fenomeno / costruito in modo così intricato / poi offerto come una farfalla / al mezzogiorno — / Colmare il bocciolo — combattere il verme / ottenere quanta rugiada gli spetta / – regolare il calore — eludere il vento / — sfuggire all’ape ladruncola / non deludere la natura grande / che l’attende proprio quel giorno — / essere un fiore è profonda responsabilità.
Emily Dickinson, Poesie (1058)
“I giardini sono quadri viventi”
“I giardini sono quadri viventi”, così dice il proprietario di un bellissimo giardino olandese.
Qui, il filmato: https://www.nowness.
“Una rosa che sboccia”
Ibernati, incoscienti, inesistenti, / proveniamo da infiniti deserti. / Fra poco altri infiniti ci apriranno / ali voraci per l’eternità. // Ma qui ora c’è l’oasi, catena / di delizie e tormenti. Le stagioni / colorate ci avvolgono, le mani / amate ci accarezzano. // Un punto infinitesimo nel vortice / che cieco ci avviluppa. C’è la musica / (altrove sconosciuta), c’è il miracolo / della rosa che sboccia, e c’è il mio cuore.
Maria Luisa Spaziani, Una rosa che sboccia
“Una dalia”
Cortigiana dal seno duro, dall’occhio opaco e bruno / che lentamente si apre come quello di un bue, / il tuo gran torso splende come un marmo nuovo. / Fiore grasso e ricco, nessun aroma fluttua / intorno a te, e la serena bellezza del tuo corpo /svolge, opaca, i suoi accordi impeccabili. / Non odori neppure di carne, quel sapore che almeno / emanano le donne che rivoltano il fieno, / e troneggi, Idolo insensibile all’incenso. / – Così la Dalia, regina vestita di splendore, /solleva senza orgoglio la sua testa inodore.
Paul Verlaine, Una dalia
“Ortensia blu”
Così come l’ultimo verde nelle tavolozze dei colori / queste foglie sono vecchie, appiattite e ruvide, / dietro le ombrella dei fiori che non possiedono / un loro blu, ma lo riflettono solo da lontano. // Lo riflettono opaco ed impreciso, / come se volessero di nuovo perderlo, / e come nell’antica carta da lettere blu in loro c’è il giallo, il viola e il grigio; // scolorito come un grembiule da bambino / non più portato, a cui non accade più niente: / come si percepisce la brevità di una piccola vita. // Ma all’improvviso il blu sembra rinnovarsi / in una delle ombrelle e si vede un blu / commovente contento dinnanzi al verde.
Rainer Maria Rilke, Ortensia blu