Foglie morte
Le foglie morte. Si fa presto a dire le foglie morte. Piacciono le foglie morte a tutti quanti. In generale la gente ci gode da matti a camminare sopra un tappeto di foglie morte, gli piace stritolarle sotto le suole, e mentre le disintegra si sente come se fosse il Grande Fratello del Destino. Per questo la gente va volentieri a passeggiare nei boschi novembrini, faggi l’ideale, indugia oziando nel ponte tra i Santi e Morti nei parchi reali, fastoso purpurrì di pregiate essenze cedue, perché dà un facile senso di padronanza, una gratuita suggestione di onnipotenza prendersela con le foglie morte, ascoltare con magnanimo disincanto il frusciare della passata stagione e il delicato suono del suo lamento tenuti ben compressi sotto il peso dell’umana potestà. C’è da dire di certi bambini ancora abbastanza innocenti che non si sentono per niente il Destino e giocherellano amichevolmente con monticelli di foglie dove mettono le mani per trovare certe cose che non sanno dire bene, e quelle foglie chiacchierine non gli sembrano nemmeno del tutto morte. Naturalmente c’è anche il fatto che è un gran sollievo per i piedi di tutti quanti camminare su un morbido tappeto biodegradato. Sì, ma per favore, prendete una foglia, una qualunque, come ora sto facendo con una foglia caduta dal gelso qua davanti, e solo abbiate la cortesia di darle un’occhiata non svagata e supponente; non state tenendo forse in mano una porzione di tale irraggiungibile, ultraumana bellezza da indurvi a costruire un tabernacolo solo per lei?
(Maurizio Maggiani, da La zecca e la rosa)
Galleria di foto
La galleria di foto che raccoglie gli scatti ricevuti dai visitatori è stata aggiornata, inserendo alcuni degli scatti che ci sono arrivati. Potete visitarla qui.
Se volete inviarci le vostre foto, saremo lieti di riceverli all’indirizzo mail diverdeinverde@fondazionevillaghigi.it
Mappatura dei glicini di Bologna
I glicini stanno sfiorendo, ma qualche fiore ancora si vede, in mezzo al fogliame nel frattempo cresciuto.
La mappatura dei glicini di Bologna ha avuto ottimi risultati e potremo arricchirla e completarla l’anno prossimo. I “punti glicine” evidenziati sulla mappa (vedi sotto) sono quasi 200, le visualizzazioni della mappa ben oltre 11.000.
Ci piace pensare che siano stati in molti a cogliere l’opportunità di fare una o più passeggiate “dei glicini” in queste settimane, scegliendo le strade più fiorite.
Le segnalazioni ricevute sono state davvero tante e alcune magnifiche piante sono state menzionate più e più volte.
Vi ringraziamo tutti per avere partecipato a questa coinvolgente avventura, per averci scritto e mandato le vostre fotografie.
Alla scoperta dei glicini
Martedì 11 aprile alle ore 18: Alla scoperta dei glicini, incontro conferenza al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, in via Don Minzoni, 14.
Gli organizzatori di Diverdeinverde racconteranno questa prima iniziativa di Diverdeinverde Off che sta coinvolgendo tutta la città, la storica dell’arte Veronica Ceruti richiamerà, con parole e immagini, la presenza del glicine nei linguaggi artistici (da Claude Monet a Tiffany, dall’Art Nouveau a Pasolini) e il maestro giardiniere Carlo Pagani, svelerà tutti i segreti della pianta, di cui esistono varie specie provenienti sia dall’Asia che dal Nord America.
All’incontro saranno distribuiti i segnalibri con la lista delle fioriture più rigogliose.
Tulipani? Anche in Italia, vicino a Milano
Vicino a Milano, un enorme campo di tulipani in Italia: 250.000 piante per 185 varietà. Il biglietto comprende la raccolta di due tulipani. Info qui.